Io ho una variante ( da poveretti) ma l’ho sentita, anche se ai miei tempi ( dopo la fine della guerra) non si usava già più. Si doveva andare dal salumiere e procurarsi ” un tuchel de cervelat” . Il cervele’ ( così allora si chiamava,a Milano il salumiere) prendeva una specie di salsiccia, né tagliava quanto richiesto e te la dava. Che cosa era ” el cervelat? Come lo faceva? Prendeva il ‘filone’ ( il contenuto del midollo osseo ,meglio dei suini,di preferenza spina d’orsale, lo macinava fine, fine , poi lo mischiava con ‘sapori. Che non so ( segreto del cervele’) Era forse il ‘dado’ autartico prodotto quando prima della guerra tutti non commerciavano con noi Italiani
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